C’è una differenza sostanziale fra miglioramento e adeguamento sismico. Una differenza che in caso di un forte terremoto può significare la vita o la morte. Miglioramenti sismici che a volte, pur costando cifre spropositate, non garantiscono la totale sicurezza. Conviene così demolire e ricostruire.
A sottolineare l’importanza del miglioramento sismico a Sky Tg24, in occasione della diretta di oggi pomeriggio sul terremoto, è stato il papà della Madis Room Antonio D’Intino.
“Io sono per l’adeguamento sismico perché con il miglioramento sismico si rischiano ancora le vite – ha affermato – 20 milioni di italiani vivono in zone ad alto rischio sismico e non ne hanno coscienza”.
D’Intino si è poi soffermato sul crollo della scuola di Amatrice ristrutturata che si è sbriciolata con il terremoto. “Nella disgrazia c’è stata una piccola cosa positiva, grazie alla scuola di Amatrice in cui per fortuna non ci sono state vittime perché il terremoto c’è stato di notte, si parla di adeguamento e miglioramento sismico”.
Se da un lato il miglioramento sismico garantisce la sicurezza al 60%, dall’altro esiste un concreto problema nel caso dell’adeguamento sismico per i centri storici. Non si può buttar giù e ricostruire il grande patrimonio artistico del nostro Paese costituito dai centri storici!
“Adesso il problema è riqualificare il tessuto del costruito. Nel caso in cui ci fossero le risorse a disposizione si presenterebbero due problemi: i centri storici e la parcellizzazione della proprietà diffusa”.
Con l’installazione della Madis Room anche un edificio nel cuore del centro storico avrebbe una stanza salvavita dove attendere in sicurezza e senza ansia i soccorsi dopo un terremoto catastrofico.
L’Aquila, 2 settembre 2016
Alessia per Madis Room – La Stanza Antisismica