Prosegue lo sciame sismico nella zona tra Sulmona e Roccaraso. Oggi nel primo pomeriggio la terra è tornata a tremare. In particolare una scossa di magnitudo 2.5 è avvenuta nella provincia dell’Aquila alle ore 14,27 ad una profondità di 8.4 chilometri. Il terremoto è stato localizzato nel Bacino di Sulmona e i Comuni più vicini all’epicentro sono stati Pescocostanzo, Rivisondoli, Rocca Pia e Roccaraso. La scossa 2.5 era stata preceduta da due terremoti di magnitudo 1.2, alle ore 3,29 e alle ore 6,10, con lo stesso epicentro.
Nell’intervista rilasciata al quotidiano “Il Centro” il presidente dell’ Istituto di ricerca dello Iaresp Leonardo Nicolì ha spiegato: “L’area interessata si è leggermente ampliata interessando una struttura di circa 16 chilometri in lunghezza e circa 7 chilometri in larghezza. L’evento più rilevante rimane quello di alcune settimane fa di magnitudo 2.8, ma è in aumento la frequenza dei micro sismi percepiti solo dagli strumenti. La faglia interessata dallo sciame, in caso di rottura completa, sarebbe in grado di generare un terremoto di magnitudo di circa 6.2 con effetti distruttivi sul territorio”.
Notizie per nulla rassicuranti anche se è bene ricordare che il terremoto non può essere previsto e non è detto che uno sciame sismico sia seguito per forza da una scossa distruttiva come quella che ha messo in ginocchio L’Aquila il 6 aprile del 2009.
Nell’intervista rilasciata al quotidiano “Il Centro” il presidente dell’ Istituto di ricerca dello Iaresp Leonardo Nicolì ha spiegato: “L’area interessata si è leggermente ampliata interessando una struttura di circa 16 chilometri in lunghezza e circa 7 chilometri in larghezza. L’evento più rilevante rimane quello di alcune settimane fa di magnitudo 2.8, ma è in aumento la frequenza dei micro sismi percepiti solo dagli strumenti. La faglia interessata dallo sciame, in caso di rottura completa, sarebbe in grado di generare un terremoto di magnitudo di circa 6.2 con effetti distruttivi sul territorio”.
Notizie per nulla rassicuranti anche se è bene ricordare che il terremoto non può essere previsto e non è detto che uno sciame sismico sia seguito per forza da una scossa distruttiva come quella che ha messo in ginocchio L’Aquila il 6 aprile del 2009.
Occorre senza se e senza ma attuare una mirata prevenzione dal terremoto che, grazie all’invenzione della Stanza Antisismica, può partire anche dalle singole famiglie.
Con la semplice installazione di una Madis Room in una stanza della tua abitazione garantirai la salvezza dal terremoto a tutti i tuoi cari.
Nel cuore d’acciaio si troverà riparo anche nel caso di incendi e di presenza di ladri nell’appartamento. Anche quest’anno la Madis Room gode delle detrazioni fiscali.
L’Aquila, 29 luglio 2015
Anna Per Madis Room – La Stanza Antisismica
Posted on 31 Luglio 2015