Il progetto Casa/Studio – Manoppello, committente Sergio Serra – realizzato dagli architetti Zero85 di Pescara è stato insignito del premio internazionale Fritz Höger Preis für Backsteinarchitektur.
A Berlino lo scorso 19 settembre, nell’ambito della solenne cerimonia alla quale hanno preso parte gli studi di progettazioni di tutto il mondo, lo studio Zero85 è stato L’UNICO RAPPRESENTANTE ITALIANO ad aver raggiunto la nomination: la sezione nella quale ha partecipato è quella delle architetture in laterizio, categoria delle case unifamiliari e bifamiliari.
Il premio che hanno ritirato i “nostri” architetti campeggia al fianco di pezzi da novanta del calibro di Alvaro Siza, che con il Pavillon Insel Hombroich – uno strabiliante spazio pubblico contemporaneamente padiglione urbano – sta urlando al mondo la necessità di una strategia urbana programmata, finalizzata a riqualificare il centro cittadino rivitalizzandolo in funzione delle esigenze moderne. Un concetto di valorizzazione che da una parte ha decenni di letteratura negli ambienti dell’intelligentia social culturale, dall’altra una stratificazione di non conoscenza e zero interesse nelle politiche delle amministrazioni pubbliche. Il fatto che Siza ormai abbia dedicato la sua attività al coordinamento della riabilitazione dei monumenti e del patrimonio architettonico spiega bene il senso del premio di Berlino: la ristrutturazione dello Studio/Casa Serra di Manoppello ha saputo restituire al kalòs agothòs (bello + buono = come è necessario che sia) un manufatto che invece poteva morire, deturpandole pure, tra le colline di Manoppello.
I progetti selezionati in tutto il mondo sono stati 50, 4 i differenti temi tipologici, dei quali uno era proprio quello dedicato al laterizio. Significativa la presenta di studi di progettazione giovani: per l’Europa erano provenienti da Spagna, Olanda, Inghilterra e Svizzera.
Sicuramente l’incrocio dei 3 architetti dello Studio Zero85 con un committente artista (la Casa Studio è di proprietà di Sergio Serra) e un costruttore creativo tanto da essere inventore (Antonio D’Intino, Madis Costruzioni Pescara, ha brevettato la Stanza Antisismica Madis Room ed è il committente del restauro del trabocco di Pescara) ha prodotto il risultato eccellente: dopo il successo del trabocco in esposizione alla Biennale di Venezia, per Pescara il premio di Berlino arriva come un trionfo. Dedicato all’Abruzzo. Che chiama “aree svantaggiate” i suoi gioielli più rari e “destinatari dei programmi di intervento per disoccupati” i suoi giovani talenti, eccellenze in terra straniera.
A Berlino lo scorso 19 settembre, nell’ambito della solenne cerimonia alla quale hanno preso parte gli studi di progettazioni di tutto il mondo, lo studio Zero85 è stato L’UNICO RAPPRESENTANTE ITALIANO ad aver raggiunto la nomination: la sezione nella quale ha partecipato è quella delle architetture in laterizio, categoria delle case unifamiliari e bifamiliari.
Il premio che hanno ritirato i “nostri” architetti campeggia al fianco di pezzi da novanta del calibro di Alvaro Siza, che con il Pavillon Insel Hombroich – uno strabiliante spazio pubblico contemporaneamente padiglione urbano – sta urlando al mondo la necessità di una strategia urbana programmata, finalizzata a riqualificare il centro cittadino rivitalizzandolo in funzione delle esigenze moderne. Un concetto di valorizzazione che da una parte ha decenni di letteratura negli ambienti dell’intelligentia social culturale, dall’altra una stratificazione di non conoscenza e zero interesse nelle politiche delle amministrazioni pubbliche. Il fatto che Siza ormai abbia dedicato la sua attività al coordinamento della riabilitazione dei monumenti e del patrimonio architettonico spiega bene il senso del premio di Berlino: la ristrutturazione dello Studio/Casa Serra di Manoppello ha saputo restituire al kalòs agothòs (bello + buono = come è necessario che sia) un manufatto che invece poteva morire, deturpandole pure, tra le colline di Manoppello.
I progetti selezionati in tutto il mondo sono stati 50, 4 i differenti temi tipologici, dei quali uno era proprio quello dedicato al laterizio. Significativa la presenta di studi di progettazione giovani: per l’Europa erano provenienti da Spagna, Olanda, Inghilterra e Svizzera.
Sicuramente l’incrocio dei 3 architetti dello Studio Zero85 con un committente artista (la Casa Studio è di proprietà di Sergio Serra) e un costruttore creativo tanto da essere inventore (Antonio D’Intino, Madis Costruzioni Pescara, ha brevettato la Stanza Antisismica Madis Room ed è il committente del restauro del trabocco di Pescara) ha prodotto il risultato eccellente: dopo il successo del trabocco in esposizione alla Biennale di Venezia, per Pescara il premio di Berlino arriva come un trionfo. Dedicato all’Abruzzo. Che chiama “aree svantaggiate” i suoi gioielli più rari e “destinatari dei programmi di intervento per disoccupati” i suoi giovani talenti, eccellenze in terra straniera.
Pescara, 23 settembre 2014 – Paola, Madis Room
Posted on 23 Settembre 2014