Si è svolto ieri a Castenuovo (Napoli) il seminario “Sistemi di prevenzione sismica passiva” organizzato nella sala conferenze della Conver Project di Michele Polverino, in via Napoli 159.
Gli architetti e i rivenditori hanno ascoltato Antonio D’Intino, l’inventore della Stanza Antisismica – sistema passivo per eccellenza, brevettato e poi testato anche all’Aquila – che ha spiegato come ci si può difendere dal terremoto nei casi in cui non si può provvedere all’adeguamento sismico.
I sistemi di prevenzione sismica – ha detto – sono nati proprio per l’impossibilità di adeguare gran parte del patrimonio edilizio italiano, che oggi rappresenta ben oltre il 70%: certamente non si può abbandonare al proprio destino le famiglie che abitano negli edifici che costituiscono questo 70%. Per questo sono nati i sistemi passivi, cioè i ritrovati della ricerca e dell’innovazione che semplicemente salvano la vita umana, senza pretendere di interagire con la forza sismica. Un’azione passiva, dunque, e non attiva.
Le dimostrazioni visive di come la Stanza Antisismica resista agli effetti devastanti di un sisma di intensità raso zero sono state tratte dai crash test effettuati e ripresi in diretta televisiva, mentre gli aspetti tecnici sono stati affrontati dall’inventore stesso: dalla tipologia della stoffa usata per l’interno dei muri, necessaria per impedire l’infiltrazione di polvere, a quella dei materiali che costituiscono la gabbia, al peso della Stanza, alle prove tecniche che dimostrano il non martellamento della Stanza con l’edificio ecc.. le domande sono state tutte di ordine tecnico, anche quelle dei rivenditori motivati solo ad acquisire l’esclusiva della vendita al pubblico.
Poca attenzione è stata invece rivolta agli aspetti economici dell’installazione della Stanza in fase di ristrutturazione: nessuno ha rilevato che le sole agevolazioni fiscali, seppur del 65%, sono poco appetibili in quanto è risultato scontato da tutti che ricorra un interesse generale da parte della popolazione, quasi a prescindere da qualsiasi intervento pubblico.
Certamente il terremoto dell’Irpinia ha lasciato grande consapevolezza circa la mancanza di prevenzione finalizzata alla salvezza della vita umana e le scosse di questi giorni a Salerno città, Capaccio Paestum – Roccadaspide riaccendono paure antiche.
Gli architetti e i rivenditori hanno ascoltato Antonio D’Intino, l’inventore della Stanza Antisismica – sistema passivo per eccellenza, brevettato e poi testato anche all’Aquila – che ha spiegato come ci si può difendere dal terremoto nei casi in cui non si può provvedere all’adeguamento sismico.
I sistemi di prevenzione sismica – ha detto – sono nati proprio per l’impossibilità di adeguare gran parte del patrimonio edilizio italiano, che oggi rappresenta ben oltre il 70%: certamente non si può abbandonare al proprio destino le famiglie che abitano negli edifici che costituiscono questo 70%. Per questo sono nati i sistemi passivi, cioè i ritrovati della ricerca e dell’innovazione che semplicemente salvano la vita umana, senza pretendere di interagire con la forza sismica. Un’azione passiva, dunque, e non attiva.
Le dimostrazioni visive di come la Stanza Antisismica resista agli effetti devastanti di un sisma di intensità raso zero sono state tratte dai crash test effettuati e ripresi in diretta televisiva, mentre gli aspetti tecnici sono stati affrontati dall’inventore stesso: dalla tipologia della stoffa usata per l’interno dei muri, necessaria per impedire l’infiltrazione di polvere, a quella dei materiali che costituiscono la gabbia, al peso della Stanza, alle prove tecniche che dimostrano il non martellamento della Stanza con l’edificio ecc.. le domande sono state tutte di ordine tecnico, anche quelle dei rivenditori motivati solo ad acquisire l’esclusiva della vendita al pubblico.
Poca attenzione è stata invece rivolta agli aspetti economici dell’installazione della Stanza in fase di ristrutturazione: nessuno ha rilevato che le sole agevolazioni fiscali, seppur del 65%, sono poco appetibili in quanto è risultato scontato da tutti che ricorra un interesse generale da parte della popolazione, quasi a prescindere da qualsiasi intervento pubblico.
Certamente il terremoto dell’Irpinia ha lasciato grande consapevolezza circa la mancanza di prevenzione finalizzata alla salvezza della vita umana e le scosse di questi giorni a Salerno città, Capaccio Paestum – Roccadaspide riaccendono paure antiche.
Dafne, Napoli 22 gennaio 2015 – per Madis Room – La Stanza Antisismica
Posted on 22 Gennaio 2015