Negli ultimi 50 anni in Italia abbiamo avuto 5000 morti, 500.000 senza tetto, e 150 miliardi di euro spesi in soli 40 anni per la post-emergenza. In prevenzione sismica, invece, lo Stato ha investito 300 milioni di euro dal 1986 al 2003, e 750 milioni dal 2003 al 2010. “Solo dopo il sisma dell’Aquila si è notata una certa inversione di tendenza”, ha annunciato ieri a Repubblica Giovanni Calcagnì, Consigliere nazionale dei Geologi, dichiarando che “l’Italia è un Paese sismicamente molto pericoloso”.
Ad oggi, 51 milioni di italiani vivono in zone sismiche, di questi 26 milioni in zone ad altissimo rischio (Zone 1 e 2) e altri 25 milioni in zone a medio rischio (Zona 3).
Secondo il geologo, dagli studi di Microzonazioni Sismiche emerge un forte rischio per ben 1660 comuni: i dati li presenterà alla Convention nazionale dei Geologi Italiani, in programma l’11 e 12 settembre a San Benedetto del Tronto.
Un elemento che porta a considerazioni immediate: quante delle 5mila vittime avrebbero potuto trovare scampo e quante vite potranno ancora salvarsi nel prossimo futuro con l’installazione in ogni appartamento di una semplice Stanza Antisismica Madis Room?
E’ urgente che siano introdotte previsioni di favore dell’installazione di sistemi salvavita, anche passivi, affinché ciascuna famiglia possa provvedere autonomamente alla propria salvezza. Le innovazioni tecnologiche ci sono ed è doveroso ricomprenderle nelle misure di prevenzione antisismica.
Come esiste una legislazione che disciplina la costruzione di case antisismiche o di legno, parimenti va normato l’inserimento di sistemi innovativi e tecnologicamente avanzati in fase di agevolazioni alla ristrutturazione delle abitazioni.
Il Piano Casa Renzi / Lupi per il momento rimane la sede più adeguata affinché non sia garantita soltanto un’abitazione ma un’abitazione SICURA.
L’Aquila, 8 settembre 2014 – Maria Paola – Madis Room