Ultimata la prima Stanza Antisismica del 2017 all’Aquila.
Come scrive Turani su Uomini e Business in un articolo che ha scatenato il finimondo, non esiste un modo di adeguare le case di tutti, ed è una bugia della quale è consapevole chi la dice: “non ne posso più di questa storia della prevenzione, di questa favola del ‘bisognava pensarci prima e mettere in sicurezza le case come il Giappone”.
Non è altrettanto fondamentalista l’ing. E. M. ma è comunque molto consapevole del rischio forte che stiamo correndo noi gente dell’Appennino. Per questo a casa sua all’Aquila ha fatto montare una Stanza Antisismica nella camera della figlia, una bimba di neanche 3 anni.
“Alcuni Aquilani pensano che sia finito tutto con il terremoto del 6 aprile ma non credo che sia così. Le faglie sono tutte talmente vicine da risultare collegate e quando se ne muove una…” è inevitabile che ci siano conseguenze anche sulle altre, dice l’ing. E.M. padrona di casa.
“La faglia di Paganica ha scaricato energia già nel 2009, mentre le faglie vicine come Pizzoli, Montereale, Campotosto non scaricano energia da diversi secoli. E basta un movimento tellurico superiore al 6°, come ce ne sono stati già nel passato, per scatenare un disastro”.
Una scelta che mette al riparo da pericoli incombenti che non possono essere tenuti sotto controllo. L’importanza di avere una Stanza Antisismica riguarda chiunque, anche chi ha provveduto all’ADEGUAMENTO ANTISISMICO il cui obiettivo è SALVARE LA VITA ALLA GENTE NON PRESERVARE LA CASA. Se una casa salva la vita ha svolto la sua funzione: non deve SOPRAVVIVERE IL MANUFATTO MA L’UOMO.
“La verifica della vulnerabilità sismica e il conseguente adeguamento costano troppo – aggiunge l’Ingegnere – invece la Stanza Antisismica costa molto meno ed anch’essa detraibile come l’adeguamento: l’obiettivo è il medesimo, ovvero salvare la vita e non la casa, ecco perché abbiamo deciso di montare la Stanza Antisismica.
Aggiungo – conclude l’Ingegnere – che i lavori sono stati eseguiti nel tempo indicato nel contratto e con il massimo scrupolo, fatto raro quando ti entrano in casa… invece, qui in 8 GIORNI E TUTTO ERA A POSTO, PRONTO E CONSEGNATO”.
L’AQUILA, 9 GENNAIO 2017