Questo sfugge al Governo Renzi, mentre lo ha capito bene il Comune di Firenze che tre giorni fa ha deliberato 261 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica attraverso il recupero di aree dismesse, quelle degli stabili di Longinotti e Benelli nell’area ex SIME. La determinazione è frutto anche del lavoro svolto dall’ex assessore comunale alle politiche socio-sanitarie Stefania Saccardi, attualmente vicepresidente della Regione Toscana, e da Casa spa: un esempio di come le Amministrazioni storicamente più illuminate si stiano muovendo nella direzione del recupero dell’esistente in luogo del consumo di territorio.
Un dato interessante che conferma quanto abbiamo pubblicato in altre occasioni è che ad essere in “crisi da casa” sono praticamente tutti italiani (altro che immigrati!) dice l’Assessore: “ Attualmente negli alloggi Erp di proprietà del Comune abitano 17.838 persone di cui l’85,1% sono nate in Italia, il 10, 7% in Paesi extraeuropei, il 4,2% in Paesi dell’Unione europea e nell’ultimo bando del 2012 le domande accolte sono state circa 2.800”.
La situazione attuale del patrimonio edilizio è drammatica, e stante l’elevata sismicità di tutta la dorsale appenninica, gli effetti di un evento sismico si rivelerebbero devastanti: ad oggi le (non) scelte che vengono assunte dal Governo quanto agli stanziamenti sull’adeguamento sismico ed energetico sono tali che non si vede altra via se non quella di motivare i privati con misure fortemente incentivanti alle ristrutturazioni che contengono requisiti di antisismicità e di prevenzione. Ecco cosa manca ancora al Piano Casa di Renzi perché affronti con misure pratiche la questione abitazioni/patrimonio.
Per questo motivo abbiamo lavorato negli ultimi anni sul brevetto internazionale Madis Room – la Stanza Antisismica che salva la vita all’intera famiglia – e il nostro obiettivo ormai quotidiano è spingere il Governo Renzi ad un piano di prevenzione che agevoli le iniziative di autotutela dei privati. Il Piano Casa è la sede adatta per dare ai cittadini gli strumenti di intervento necessari per mettere in sicurezza sia la propria casa che la propria famiglia e per porre le condizioni affinché tutti possano avvalersi delle innovazioni tecnologiche del settore, senza gravare sulle casse dello Stato né sui propri risparmi.
Prevenire morti e feriti e garantire la salvezza della vita umana sono tra gli scopi dell’attività della Protezione Civile e le debite previsioni di adeguate misure vanno inserite adesso nel Piano Casa, cogliendo l’occasione di dover dare risposta a tutte le richieste che metà del Paese attende. La Stanza Antisismica è una misura risolutiva che consente di garantire la salvezza della vita umana con un intervento veloce e poco costoso, ancora meno dispendioso in caso di ristrutturazione di tutto l’appartamento, e decisamente alla portata di tutti.
Avere case antisismiche e adeguare il patrimonio storico artistico sarebbe cosa buona e giusta, ma dove, quando e con quali risorse provvedere? Lo stesso vale per le case di legno: sono soggette a procedimenti burocratici estenuanti e costosi, sono comunque invasive del territorio e con un prezzo elevato quasi quanto quello di un normale appartamento.
Pescara 28 luglio, Maria Paola – Madis Room, la Stanza Antisismica