“Senza voler fare alcun allarmismo, la paura è più che lecita. Lo Stato dovrebbe agire di prevenzione, cioè almeno mettere subito al riparo le strutture pubbliche sensibili, come le scuole e gli ospedali, con la pianificazione di interventi di adeguamento antisismico immediatamente eseguibili”. Di fronte all’inerzia dei decisori le imprese colmano le lacune con mezzi e risorse proprie: da qui nascono innovazioni come la Stanza Antisismica che salva la vita dal terremoto.
“Siamo ancora molto lontani da un concetto di adeguamento e la certificazione antisismica lo è ancora di più: nel Piano Casa non se ne è fatta parola alcuna, è stata la cartina di tornasole della (non) volontà di intervento preventivo”.
“Se pensiamo che le nostre abitazioni hanno mediamente 40 anni chiunque comprende a quale rischio siamo esposti quotidianamente. L’adeguamento sismico è previsto sul nuovo ma tutti gli edifici già esistenti? Ci vogliono incentivi e agevolazioni, quella dell’Imu era l’occasione ma altre ne abbiamo di percorribili: senza interventi diretti non si arriverà mai ai risultati che invece sono stati raggiunti con la certificazione energetica la quale, pur non insistendo sulla salvezza della vita umana, ha invece trovato sponda fino a diventare obbligatoria” – conclude il Presidente. “Il beneficio che ne trarrebbe anche l’economia è evidente: la riqualificazione del patrimonio esistente porterebbe il comparto edile ad un secondo boom, altro che crisi!”.
Dello stesso avviso è Marco Crescenti, organizzatore del Salone Riabita di Fermo: “ci
aspettiamo interventi sull’adeguamento sismico a mezzo della riqualificazione e ristrutturazione, ma questi devono essere significativi e realmente percorribili, cioè non suscettibili di interpretazioni, quelle che portano alle lungaggini e all’indeterminatezza dei procedimenti. Dunque alla vanificazione di fatto delle azioni. Gli imprenditori vorrebbero investire in vario modo e sono pronti: l’esistenza di un brevetto internazionale come quello della Stanza Antisismica, che abbiamo deciso di ospitare proprio nell’area della Protezione Civile, è un segnale chiaro che Riabita ha deciso di comunicare a Istituzioni e grande pubblico.”
Fermo, 7 novembre 2015
AGEA