La paura è tornata in Friuli dopo la scossa di magnitudo 4.2 che ha interessato Bovec in Slovenia sabato scorso. Il terremoto è stato avvertito molto forte nella zona della Collinare Friulana e nella zona di Tarcento (Udine), che nel 1976 a causa di un forte sisma pianse mille morti. La scossa, che si è verificata al confine tra Italia e Slovenia, ha avuto una profondità di sette chilometri.
Portoni rimasti bloccati, vetri e finestre che vibravano e centinaia di chiamate ai centralini della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco hanno caratterizzato un sabato sera da dimenticare.
Pochi secondi che hanno fatto riaprire una ferita mai rimarginata in un territorio che ha perso tanto in passato a causa del devastante terremoto.
Il terrore fu registrato per puro caso da un ragazzo che il 6 maggio 1976 inconsapevolmente fermò la “voce del terremoto” su una cassetta. 20140506_170151

In ogni casa, albergo, ufficio e scuola si può essere al sicuro e vivere senza l’ansia legata alle scosse.

Basterà installare una Madis Room – La Stanza Antisismica che sarà in grado di salvare vite anche all’interno dei centri storici dove gli edifici ristrutturati non saranno mai sicuri al 100%.

La stanza salvavita sarà accessibile a tutti, anche gli anziani e a chi è dotato di una mobilità ridotta.
Se in Friuli nel ’76 avessero avuto un fortino di ferro come la Madis Room si sarebbero evitati moltissimi morti e sabato scorso all’inizio della scossa le famiglie friulane avrebbero potuto rifugiarsi senza paura e senza correre rischi nella Stanza Antisismica.

 

Udine, 31 agosto 2015
Alessia per Madis Room – La Stanza Antisismica

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