Imprevisti inscenati e controfigure per svolgere al meglio l’operazione denominata “Taurus”, dallo stemma di Albignasego che raffigura un toro. Oltre ai 150 volontari, alle prese con l’imprevedibilità della tragedia simulata, il labrador Life dell’unità cinofila che ha fiutato i dispersi e la Croce Rossa impegnata a soccorrere i feriti. Dai punti di raccolta dove accogliere i terremotati, all’evacuazione delle scuole con tanto di appello degli studenti con tablet elettronico, con il collegamento caduto causa sisma, che rimanda al black out nel corso dei disastri.
Scene di un’emergenza in cui tutto può succedere con lo scopo di testare le procedure del Piano di Protezione civile che ha fatto emergere le criticità non pensate nella stesura del Piano stesso.
Il terremoto oltre ad essere imprevedibile presenta infatti scenari imprevisti, come la luce che va via, il segnale dei telefoni che potrebbe non esserci, fughe di gas ecc.
Dalla buona volontà messa in campo dai cittadini di Albignasego con le buone pratiche di prevenzione all’amara realtà del terremoto vero, come per esempio quello dell’Aquila che il 6 aprile 2009 distrusse una città e causò la morte di 309 vittime.
Proprio in queste ore si attende la sentenza che confermerà o riformerà la condanna a sei anni in primo grado per i sette componenti della Commissione Grandi Rischi, accusati di aver rassicurato gli aquilani sottovalutando il rischio sismico.
Non finiremo mai di ricordare che c’è differenza tra previsione e prevenzione e che, al momento, l’unica risposta concreta al sisma, è la Madis Room, una stanza salvavita che dovrebbe essere installata in tutti gli edifici pubblici e in tutte le abitazioni private.
Una Stanza Antisismica, ma allo stesso tempo antincendio e antintrusione – grazie alla specifica opzione – capace di farti vivere sereno assieme alla tua famiglia da installare nella camera dei bambini.
Un fortino di ferro dove andarsi a rifugiare appena inizia la scossa, nei secondi antecedenti alla distruzione, e nella quale attendere tutti insieme l’arrivo dei primi soccorsi mentre fuori c’è la devastazione.
Un’idea rivoluzionaria che, sottoposta dall’inventore Antonio D’Intino (Madis srl) a Franco Gabrielli qualche mese fa, ha visto il capo del Dipartimento della Protezione Civile definire la Stanza Antisismica “l’uovo di Colombo dell’ingegno italiano”.
Al momento la Madis Room, dal brevetto sia nazionale che internazionale, gode delle detrazioni fiscali, ma non delle agevolazioni e si inserisce nell’ottica delle ristrutturazioni e del risparmio del suolo. Un cuore di acciaio che tutti dovrebbero avere insieme alla conoscenza delle buone pratiche da attuare nel corso di un terremoto.
Padova, 10 novembre 2014, Patrizia – Madis Room, La Stanza Antisismica