Di seguito, l’articolo integrale pubblicato anche nella versione on line del quotidiano.
«Il governo finanzi i progetti salva vita contro i terremoti»
Lo Sblocca Italia riserva spazio alle certificazioni energetiche ma neanche una parola alla prevenzione sismica: per l’Italia è un fatto gravissimo, ma specificatamente per l’Abruzzo è un’assurdità. Siamo al centro del mondo solo per la tragedia del 6 aprile: impossibile dimenticarsene. Possibile invece tirare fuori i numeri dell’economia della ricostruzione e del suo indotto più genericamente qualificabile come postsismico (uno per tutto le nuove topologie di turismo): numeri importanti per un periodo di generale stagnazione. Il ministro Lupi dovrebbe intervenire. Inserendo la prevenzione in decreto, attribuendo un ruolo alle innovazioni tecnologiche appartenenti alla tipologia “prevenzione antisismica” – anche e soprattutto passiva, vale a dire che salva la vita e basta: il Paese è gravido di innovazioni tecnologiche che insistono sulla prevenzione – i dati parlano chiaro – e salvare la vita umana è un precipuo obiettivo dello Statuto della Protezione Civile. Le piattaforme sismiche si sono rivelate diverse da quello che si pensava e l’adeguamento sismico del costruito è impossibile per domani: vogliamo continuare a fare letteratura mentre il prossimo 6 aprile potrebbe colpire domani mattina Sicilia, Calabria, Campania come già annunciato da tempo?
Chi dirà alle vittime che i loro cari si sarebbero potuti salvare semplicemente con una delle innovazioni tecnologiche esistenti ma che lo Stato non glielo aveva detto e non gliele aveva rese disponibili? L’esperienza aquilana docet, ivi compresa quella della Commissione Grandi Rischi. Esistono tanti brevetti che la gente ignora e con i quali ci si salva la vita anche a seguito di un sisma di elevatissima potenza: può lo Sbolcca Italia ignorarli? Basta morti e basta miliardi e miliardi di risarcimento danni.
Il decreto Sblocca Italia va emendato: salvare la vita ai cittadini e con questo attribuire il ruolo meritato alle imprese italiane segnerebbe una svolta di progresso civile ed economico per tutto il Paese.
Il Ministro Lupi è uomo che sa distinguere e al contempo coniugare il valore della vita e il valore economico. E’ questo che il Paese si aspetta.
Antonio D’Intino
Consigliere Ance Nazionale
Past President Ance Abruzzo