“Sulmona attualmente è ancora considerata in Abruzzo come il Centro Storico di maggior pregio storico architettonico, zeppo com’è ridotto di transenne protettive, intonaci e cornicioni cadenti, impalcature di sostegno quasi decennali”.
Lo ha detto la presidente dell’Associazione Commercianti SULMONA FA CENTRO Paola Ammazzalorso in occasione del sostegno pubblicamente tribuito alla protesta degli imprenditori, dei costruttori e degli ordini professionali contro lo stallo dei cantieri in Città.
Ebbene, se Sulmona è così come dice la Presidente, e lo è, non vedremo un adeguamento antisismico nemmeno nei prossimi 50 anni e la gente continuerà a morire al sopraggiungere dei prossimi terremoti. Si, i prossimi terremoti, perché è ormai evidente a tutti che l’Appennino è in movimento e che non si fermerà fino a quando non si rimetterà in pari con l’abbassamento che ha subìto una parte della sua dorsale.
Dunque, provvedere a salvare la vita umana mentre si ragiona e si litiga su come mettere in sicurezza gli edifici è urgente e doveroso.
I sistemi antisismici passivi fanno proprio questo: salvano la vita dal terremoto.
Lo dimostra il brevetto internazionale della Stanza Antisismica che protegge la vita sopportando il carico di un edificio intero multipiano: la famiglia che si ripara nella Stanza Antisismica resta al sicuro e serenamente aspetta l’arrivo dei soccorsi.
Perché restare nel terrore di morire con la propria famiglia quando esiste uno strumento per proteggersi durante lo sciame e al presentarsi di una scossa?
E ricordiamoci che l’80% delle morti ricorrono proprio nella fase di fuga, quando la gente esce a cercare salvezza rimanendo vittima dei crolli degli edifici circostanti.
Sulmona deve avere una Stanza Antisismica per ogni casa.
MADIS ROOM – SULMONA – 19 MAGGIO 2017